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31/01/18

Post Zang Tumb Tuuum. Art Life Politics: Italia 1918-1943

Giovanni Muzio IV Biennale di Arti Decorative di Monza, 1930 Salone del Marmo  © Archivio Muzio  

La Fondazione Prada presenta nella sede di Milano il progetto espositivo “Post Zang Tumb Tuuum. Art Life Politics: Italia 1918-1943” dal 18 febbraio al 25 giugno 2018. La mostra, a cura di Germano Celant, esplora il sistema dell’arte e della cultura in Italia tra le due guerre mondiali, partendo dalla ricerca e dallo studio di documenti e fotografie storiche che rivelano il contesto spaziale, temporale, sociale e politico in cui le opere d’arte sono state create, messe in scena, nonché vissute e interpretate dal pubblico dell’epoca.

Il periodo storico tra il 1918 e il 1943 è caratterizzato in Italia dalla crisi dello stato liberale e dall’affermazione del fascismo, nonché da una costante interdipendenza tra ricerca artistica, dinamiche sociali e attività politica. Come ha sottolineato Jacques Rancière nel suo libro “Le partage du sensible. Esthétique et politique” (2000), l’arte non esiste mai in astratto, ma si forma e prende forma in un determinato contesto storico e culturale. In questo senso l’aspetto politico e quello estetico sono inscindibili. Partendo da questo assunto, le testimonianze fotografiche e testuali che sono all’origine della selezione delle opere in mostra, documentano la produzione artistica e culturale del periodo tenendo conto di una pluralità di aspetti e ambienti in cui è realizzata ed esposta: dall’atelier d’artista alle collezioni private, dalle grandi manifestazioni pubbliche alle esposizioni e rassegne d’arte italiana in ambito nazionale e internazionale, dalle architetture ai piani urbanistici, dalla grafica alla prima produzione in serie di arredi. Secondo Germano Celant, i documenti ritrovati e presentati oggi in questo progetto “sintetizzano la funzione comunicativa dell’opera d’arte, offrono una storia reale, fuori dalla trattazione teorica dell’artefatto”. Funzionano come mezzi di “cultural understanding”, per usare l’espressione di David Summers, che “garantiscono all’oggetto d’arte un territorio particolare, quello di apparire ad un’audience allargata, in determinate situazioni sociali e politiche”.

L’indagine, svolta in collaborazione con archivi, fondazioni, musei, biblioteche e raccolte private, ha portato alla selezione di oltre 500 lavori, tra dipinti, sculture, disegni, fotografie, manifesti, arredi, progetti e modelli architettonici, realizzati da più di 100 autori. In “Post Zang Tumb Tuuum. Art Life Politics: Italia 1918-1943” questi oggetti sono introdotti da immagini storiche, pubblicazioni originali, lettere, riviste, rassegne stampa e foto personali, così da mettere in discussione la decontestualizzazione espositiva, in cui l’opera d’arte è tradizionalmente ridotta a una presenza neutra e isolata. Ricostruire, invece, le condizioni materiali e fisiche della sua presentazione originale non solo consente di indagare il complesso sistema di relazioni tra autori, galleristi, critici, ideologi, politici, collezionisti, mecenati e spettatori, ma permette anche di esplorare il dispositivo di mostra nelle sue diverse declinazioni, come un elemento essenziale dell’universo simbolico del tempo. Una lettura che sottolinea ulteriormente come l’esposizione di immagini e di prodotti nazionali, anche in contesti internazionali, sia stata utilizzata dal fascismo come uno strumento flessibile, adattabile e moderno, un mezzo funzionale al progetto di rifare gli italiani e di plasmare la loro esperienza del mondo. 

Salone delle Cerimonie, V Triennale di Milano, 1933 Opere di Sironi, Severini, De Chirico, Campigli e Funi © La Triennale di Milano

Il progetto di allestimento, ideato dallo studio 2x4 di New York in dialogo con il curatore, si presenta come un percorso immersivo, ritmato da venti ricostruzioni parziali di sale espositive pubbliche e private. In questi ambienti, costituiti dall’ingrandimento in scala reale delle immagini storiche, vengono ri-collocate le opere originali di artisti come Giacomo Balla, Carlo Carrà, Felice Casorati, Giorgio de Chirico, Fortunato Depero, Filippo de Pisis, Arturo Martini, Fausto Melotti, Giorgio Morandi, Scipione, Gino Severini, Mario Sironi, Arturo Tosi e Adolfo Wildt, tra gli altri. Si rinnova così l’osmosi tra espressione artistica e aspetti contestuali, come arredi, elementi architettonici, dettagli decorativi e soluzioni allestitive, che permette una conoscenza maggiore delle opere esposte e degli artisti e un’interpretazione più approfondita della storia delle arti in Italia. Si ripercorre così la dialettica tra singoli autori ed esponenti di movimenti, gruppi e tendenze, come Futurismo, Valori Plastici, Novecento, Scuola romana, i cosiddetti Italiens de Paris, il gruppo degli astrattisti e Corrente, che animano un panorama artistico e culturale, caratterizzato da eclettismo e pluralismo espressivi e in cui convivono avanguardia e ritorno all’ordine, sperimentazione e realismo, intimismo e propaganda.

Carlo Carrà nello studio milanese di via Pascoli, 1934 © Archivio Carlo Carrà 


L’attenzione al contesto sociale, politico e vitale si traduce in mostra anche nella presentazione di progetti architettonici, piani urbanistici e allestimenti di grandi eventi quali la Mostra della Rivoluzione Fascista (1932), l’Esposizione dell'Aeronautica Italiana (1934), la Mostra nazionale dello Sport (1935) e l’imponente disegno dell’E42. L’intero percorso espositivo è scandito da focus tematici dedicati a figure di politici, intellettuali, scrittori e pensatori (tra i quali Giuseppe Bottai, Piero Gobetti, Antonio Gramsci, Carlo Levi, Alberto Moravia, Luigi Pirandello, Margherita Sarfatti e Lionello Venturi) che, così come gli artisti, sviluppano la propria autonomia espressiva partecipando attivamente o restando indifferenti alle indicazioni del regime, o al contrario, subendone o criticandone le imposizioni in campo politico, culturale e artistico.

Lucio Fontana nel suo studio di via De Amicis, Milano 1933 ©  Fondazione Lucio Fontana

30/01/18

Terry Adkins da Lévy





Negli spazi di New York la Galleria Lévy presente una mostra di Terry Adkins




Following Lévy Gorvy’s recent announcement of its representation of the Estate of Terry Adkins, the gallery will debut its first solo exhibition devoted to the acclaimed artist and composer. Terry Adkins: The Smooth, The Cut, and The Assembled will explore the visual and conceptual concerns that define the late artist’s sculptural output, inviting a new appreciation of his unique interdisciplinary practice.

Curated by Charles Gaines, Adkins’ close friend and frequent collaborator, this exhibition seeks to illuminate a revolutionary oeuvre through fresh eyes, grounded in the conceptual and personal rapport between these two groundbreaking artists. Based in Los Angeles, Gaines has maintained his own art practice since the late 1960s.

Presented on two floors of Lévy Gorvy’s flagship Madison Avenue location, Terry Adkins: The Smooth, The Cut, and The Assembled will be comprised of works spanning over three decades of Adkins’ career (1986–2013), which ended prematurely when he passed away unexpectedly in February 2014 at the age of 59. The exhibition focuses on the formal methods he employed to distill his art down to the very “essence” of his materials, often mining the history of the African diaspora for marginalized forms and figures. By reconsidering and reconfiguring established narratives in his installations and performances, Adkins sought access to a deeper realm of experience: a “spirit world,” as he called it, contained within each object and individual.



29/01/18

Ola Vasiljeva





Quartz Studio ha il piacere di presentare Qualcuno si è seduto sulla mia sedia, la prima mostra personale in Italia dell’artista Ola Vasiljeva (Latvia, 1981). Per la mostra da Quartz Studio, l’artista amplia lo spazio immaginario della vicina sartoria con sculture e disegni realizzati durante la sua permanenza a Torino. Ola Vasiljeva è rappresentata da Antoine Levi, Paris e Supportico Lopez, Berlin. Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno della Fondazione Sardi per l’Arte. 

Quartz Studio is delighted to present Qualcuno si è seduto sulla mia sedia, the first solo show in Italy by Ola Vasiljeva (Latvia, 1981). For the show at Quartz Studio, the artist extends the imaginary territory of the next door tailor’s shop with sculptural and drawing works made by the artist during her stay in Turin. Ola Vasiljeva is represented by Antoine Levi, Paris and Supportico Lopez, Berlin. The project is realised thanks to the support of Fondazione Sardi per l’Arte. 



OLA VASILJEVA
Qualcuno si è seduto sulla mia sedia

opening 30 gennaio 2018 h 18:30
30.1.2018 - 5.4.2018


image credit:
Ola Vasiljeva, Decline Of The Showpieces, 2017
installation view at the solo exhibition, Grazer Kunstverein, Graz, 2017; courtesy the artist, Antoine Levi, Paris and Supportico Lopez, Berlin; photograph: Christine Winkler/Grazer Kunstverein

Cammini d'Italia, l'arte della lentezza



Da alcune settimane è attivo il portale www.camminiditalia.it Si tratta della prima mappatura ufficiale dei cammini d’Italia, un contenitore di percorsi e itinerari pensato come una rete di mobilità slow che al momento contiene oltre 40 cammini: ci sono quelli dedicati ai santi, come i cammini francescani, laureatani e benedettini, quelli dedicati ai briganti come il sentiero che attraversa l’Aspromonte, il cammino di Dante che attraversa i luoghi dove Dante visse in esilio e scrisse la Divina Commedia, il sentiero della Pace che ripercorre luoghi e memorie della Prima Guerra Mondiale, e ancora la Via Appia, la Via Francigena, la Via degli Dei, il cammino di San Vicinio, la Via degli Abati, il sentiero Liguria, la Via Romea Germanica, il Sentiero del Dürer e tanti altri. 

www.camminiditalia.it è dunque uno strumento per viaggiatori e turisti, una vera e propria infrastruttura intermodale di vie verdi in cui si potrà scegliere la possibilità di muoversi lungo l’Italia a piedi, in bicicletta, a cavallo o con altre forme di mobilità dolce sostenibile, promuovendo una nuova dimensione turistica. L’idea di realizzare un portale unico dedicato ai cammini è nata durante l’anno Nazionale dei Cammini 2016 proclamato con una direttiva del Mibact e che ha visto insieme impegnati Stato, Regioni, Comuni, Enti locali, pubblico e privato per valorizzare 6600 chilometri di cammini naturalistici, religiosi, culturali e spirituali che attraversano l’intero Paese, una fetta d’Italia poco conosciuta, ma fondamentale nell’offerta del turismo lento italiano. Il Comitato, composto da Ministero, Regioni, Province autonome ed ANCI, ha elaborato i criteri per ammettere nel Portale dei Cammini i singoli itinerari proposti dalle Regioni stesse. Il Comitato tuttora continua a vagliare ulteriori, nuove proposte avanzate da regioni e province autonome. 

Il Portale www.camminiditalia.it fornisce, per la prima volta, una visione di insieme dei percorsi che attraversano il nostro Paese, e permette di conoscere le connessioni tra i vari itinerari con nuove modalità di percorribilità. L’implementazione e lo sviluppo di nuovi modelli di fruizione e gestione sostenibile garantiranno e favoriranno l’integrazione ambientale – paesaggistica, con attività agricole, artigianali e turistico-culturali del sistema Paese così come indicato nel Piano Strategico del Turismo 2017-2022.

 
“Sempre più persone partono in viaggio cercando qualcosa in più di una semplice vacanza. L’Atlante dei Cammini - ha dichiarato il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini - è pensato per quei viaggiatori che desiderano vivere un’autentica esperienza nel nostro Paese, immergendosi a passo lento in quel patrimonio diffuso fatto di arte, buon cibo, paesaggio e spiritualità che costituisce il carattere originale e l’essenza dell’Italia”.

“L'esperienza dei Cammini d'Italia ha avuto il merito di esaltare lo spirito collaborativo tra il ministero del Turismo e le Regioni italiane in un rinnovato clima di confronto e crescita comune. Partendo da questa importante esperienza, - ha dichiarato il Coordinatore Commissione Turismo e Industria Alberghiera della Conferenza delle Regioni e Province Autonome Giovanni Lolli - le Regioni sono tornate a recitare un ruolo di primo piano nella gestione e organizzazione dell'offerta turistica de mercato italiano.

 “Il Comitato, di cui fanno parte il Mibact, le Regioni e l’Anci, ha identificato i Cammini d’Italia, al fine di realizzare l’Atlante Digitale, uno strumento dinamico e in costante aggiornamento. Tra gli undici requisiti necessari per rientrare nell’Atlante, - ha dichiarato il Direttore Generale del Turismo del MiBACT Francesco Palumbo, - sono di particolare importanza la fruibilità dei percorsi, la segnaletica orizzontale e/o verticale, la descrizione online della tappa, i servizi di alloggio e ristorazione entro i 5 km dal Cammino, la manutenzione del percorso garantita dagli Enti locali, la georeferenziazione ed un sito in cui sono raccolte le principali informazioni per i viaggiatori”.

Il sito è da oggi online a questo indirizzo: www.camminiditalia.it

28/01/18

L'essenza del tutto



Pensando alla giornata solare che inonda Torino, entro alla Fusion Gallery  Inaudita dove ci accoglie un desco magmatico dalle infinite profondità, una massa plastica che sospesa pare un antico  scudo di protezione.  

Nella sala accanto la dimensione monocroma prosegue con un segno che accarezza la parete in un astrazione urbana che pare rimandare alla possente scultura che si erge sulla parete, un'isola, forse una torre? 

 Le percezioni incontrate sono liberi pensieri inviati a destinatari sparsi che condividono la loro apparenza assenza con un pratico messaggio : Delivery status notification_failure.

Le opere di Valeria Dardano sono in visione fino al 29 Febbraio. 






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Il grande messianico disegno sembra raccontare di un tempo reale in cui la fisicità delle forme era assodata e intelligibile; certezze che nella forme dei quadri che lo sovrastano  diventano dialoghi instabili  fra un macro e un micro, fra forma e astrazione, fra linguaggio e immagine. 

Rafforza questo sentire il complesso gioco cromatico che si alterna a segni quotidiani, diaristici.

Da Opere  Scelte i lavori di Manuel Portioli sono proposti fino al 3 Marzo . 




Kohei Nawa a Palo Alto






La Galleria Pace di Palo Alto presente una mostra di Kohei Nawa. 




CS
Pace Gallery is pleased to present an exhibition of new sculptures and paintings by Kohei Nawa, marking his first solo exhibition in the United States and his second with the gallery. The exhibition features new physical pixelated sculptures (“PixCell”s) made out of toys, taxidermied animals, musical instruments and other everyday objects, new works in his Direction and Ether series that visualize the effects of gravity, and new works in his Villus series that cover an object’s contours and textures with “villi.”

27/01/18

Paratissima a Bologna



Paratissima, la kermesse internazionale di arte contemporanea dedicata ai talenti emergenti, approda per la prima volta a Bologna, in concomitanza con Artefiera e l'art week bolognese, nella sede IAAD, l'Istituto d'Arte Applicata e Design.

La formula, che ha reso Paratissima una delle fiere di punta nel calendario torinese dell'arte contemporanea, non cambia: Paratissima a Bologna è aperta a qualsiasi forma d'arte e di partecipazione, ad artisti indipendenti e collettivi, ad associazioni culturali e gallerie d'arte.


" Animali Notturni - The dark side of life " è il tema della prima edizione che si configura come un esteso progetto espositivo le cui modalità di partecipazione sono esclusivamente su selezione. Falene, gufi, lupi ululanti e pipistrelli non sono i soli abitanti delle tenebre. Gli animali notturni sono tanto reali quanto immaginari, se non   interiori   o   metaforici,   simboli   di   fobie   o   timori,   energie   negative   oppure ossessioni. La notte è teatro di incubi e sogni e, non a caso, dopo il crepuscolo le ombre prendono corpo e proliferano, nutrendo a loro volta inquietudini e affanni, tanto da turbare il sonno e la quiete.



La suggestiva cornice dell'evento sarà la sede di IAAD, un ex fabbricato industriale dei   primi   del   '900   frutto   di   una   profonda   opera   di   riqualificazione   urbana. L'occasione siglerà l'inizio di una stretta collaborazione con una delle università più apprezzate   a   livello   nazionale   e   internazionale   in   materia   di   creatività, professionalità e trasversalità tra discipline e progetti.  


Paratissima Bologna è organizzata da PRS, powered by IAAD. La direzione artistica è  di Francesca Canfora.



PRS -  Paratissima Produzioni e Servizi  è l'impresa sociale che si occupa della realizzazione di Paratissima fornendo servizi, consulenza e formazione a favore di artisti e creativi, collezionisti o semplici appassionati, con l'obiettivo di valorizzare la connotazione "pop" e "democratica" dell'arte.




IAAD -  The Italian University for Design  nasce nel 1978. Oggi rappresenta uno dei principali poli dell'alta formazione design oriented in Italia e in Europa. Con 7 sedi (di cui 2 in Italia, a Torino e Bologna, e 5 in Francia), più di 5.000 studenti, 400 docenti e un sistema didattico integrato composto da oltre 30 corsi fra Lauree e Master, IAAD investe sulla qualità e sul costante aggiornamento della didattica. Valore umano e professionale di docenti e studenti, connessione con aziende e professionisti sono i principali assi d'investimento di IAAD.



Info ​www.paratissima.it/paratissima-bologna/



2-4 febbraio 2018
PARATISSIMA BOLOGNA
IAAD, via Jacopo Barozzi 3/i

26/01/18

Michelangelo incontra Michelangelo



Ok può essere una strategia per avvicinare i giovani all'arte antica, ma un brivido mi corre sulla schiena. 

Nei giorni scorsi Michelangelo, la celebre tartaruga Ninja ( !!?) visita la mostra su Michelangelo ( scultore italiano) ora in corsa al  Metropolitan di New York...

Va beh sicuramente mi sono perso qualcosa, ma siamo ottimisti! 

d.o) 

Maggiori dettagli li trovate qui 


Reading de Chirico



La galleria Tornabuoni Art di Parigi ha il piacere di annunciare l’apertura della mostra Reading De Chirico, prima esposizione che presenta i dipinti dell’artista insieme ai suoi scritti, per un mese soltanto, presso i propri spazi nel Marais al Passage de Retz, dal 30 Gennaio al 24 Febbraio.
I dipinti di Giorgio De Chirico, precursore del movimento Surrealista e della Scuola Metafisica, sono considerati icone dell’arte italiana del XX° secolo. Tuttavia, pochi ancora conoscono la prolifica eredità letteraria lasciata dall’artista. 
Questa mostra — 9 anni dopo l'ultima retrospettiva dell’artista in Francia al Musée d'Art Moderne de la ville de Paris — è un invito senza precedenti a scoprire il mondo privato e personale di Giorgio De Chirico, attraverso oltre 25 lavori che percorrono la sua intera carriera, accostati a manoscritti originali. 
Reading De Chirico presenta saggi teoretici e critici, poesie, testi di prosa e lettere d’amore, che forniscono una nuova chiave di lettura dei capolavori di De Chirico, grazie alle parole dell’artista stesso. 
L’obiettivo, inoltre, è analizzare la sua carriera artistica piuttosto insolita, che iniziò con il radicale e molto ammirato periodo metafisico ed evolse poi in uno stile più “barocco” e pittorico. 
Dopo l’esposizione londinese, curata da Katherine Robinson, membro del comitato scientifico della Fondazione Giorgio e Isa De Chirico, Roma, la mostra parigina presenterà le diverse tematiche esplorata dall’artista durante la sua carriera: Piazze d’Italia, Cavalli e Cavalieri, Ritratti, Vite Silenti, Manichini, Mitologia
L’esposizione includerà opere importanti quali La grande tour del 1915 e un Nudo del 1930 che, Tornabuoni è lieta di annunciare, è stato recentemente identificato con il ritratto dell’amante Cornelia. Queste opere cruciali verranno esposte accanto agli scritti originali di De Chirico, inclusi alcuni estratti dell’Ebdòmero, un romanzo che l’artista scrisse nel 1929 e che rivela molti aspetti del suo universo creativo. 
Reading De Chirico è accompagnata da un originale catalogo accademico, pubblicato da Forma Edizioni, Firenze, e curato da Katherine Robinson, con testi del Dott. Gavin Parkinson, Docente d’arte europea del XX secolo presso il Courtauld Institute of Art di Londra ed esperto di surrealismo. La pubblicazione include una selezione di scritti dell’artista (1919-1945). 





CENNI BIOGRAFICI SULL’ARTISTA

Giorgio de Chirico (Volòs, 1888 - Rome, 1978)
Nato a Volos, in Grecia, nel 1888 da genitori italiani, Giorgio De Chirico fu incoraggiato fin da giovanissimo ad intraprendere studi di disegno e pittura. Dopo aver studiato alla Scuola politecnica di Atene, De Chirico frequentò l’Accademia di belle arti a Monaco di Baviera dal 1906 al 1909. Dipinse il suo primo lavoro metafisico, L’enigma di un pomeriggio d’autunno, a Firenze nel 1910.
Espose per la prima volta a Parigi nel 1912, dove incontrò il poeta Guillaume Apollinaire e il suo primo gallerista, Paul Guillaume. A Ferrara, durante la Prima guerra mondiale, sviluppò il tema dell’Interno metafisico e incontrò gli artisti Carlo Carrà e Filippo de Pisis.
Le sue tele riscontrarono popolarità tra molti artisti surrealisti, poiché il loro silenzio misterioso e la loro qualità soprannaturale si trovavano in sintonia con le ambizioni artistiche dei surrealisti.
Nei primi anni ’20, di ritorno a Roma, De Chirico concentrò i suoi interessi sulla tecnica pittorica e sui grandi maestri, iniziando a scrivere numerosi articoli per pubblicazioni in ambito artistico, come Valori Plastici. In questo periodo adottò uno stile e una tecnica più tradizionali, privilegiando soggetti mitologici e paesaggi, attirando così le critiche degli avanguardisti. Tornato a Parigi nel 1925, iniziò a sviluppare temi diversi, quali gli Archeologici ed i Gladiatori. Il suo cambio di stile portò i surrealisti ad allontanarsi da lui definitivamente.
Giorgio De Chirico muore a Roma nel 1978.
A PROPOSITO DI TORNABUONI ARTE
Tornabuoni Arte nasce nel 1981 a Firenze in via Tornabuoni, grazie alla passione per l’arte di Roberto Casamonti.
Nel corso degli anni la galleria, oltre alla sede principale in Lungarno Cellini a Firenze, inaugura le sedi espositive di Milano (1995), Forte dei Marmi (2004), Tornabuoni Arte Antica (2006) e Tornabuoni Arte Contemporary Art (2014) entrambe a Firenze, oltre alle sedi estere di: Crans Montana in Svizzera (1993), Parigi (2009), Londra (2015).
Specializzata nell’arte italiana del dopo guerra, la galleria presenta opere di artisti come Fontana, Bonalumi, Burri, Castellani, Scheggi e Manzoni. La Tornabuoni Arte tratta anche i maggiori artisti italiani del Novecento: de Chirico, Morandi, Balla e Severini; così come artisti internazionali del XX secolo come Basquiat, Christo, Dubuffet,  Kandinsky,  Hartung, Lam, Matta, Miró, Picasso, Poliakoff, Warhol. La galleria inoltre promuove il lavoro di giovani artisti come l’italiana Francesca Pasquali, l’armeno  Mikayel Ohanjanyan che all’interno del padiglione armeno ha vinto il Leone d’oro alla Biennale di Venezia del 2015.
L’adesione alle più importanti fiere internazionali è parte integrante dell’attività della galleria, tra le quali ricordiamo: Fiac a Parigi, Tefaf a Maastricht e New York, Art Basel, Art Basel Miami Beach, Art Basel Hong Kong, Miart a Milano, Frieze Masters a Londra, Artgeneve a Ginevra e Artmonte-carlo nel Principato di Monaco.
La galleria inoltre collabora con musei e fondazioni, come recentemente con la Fondazione Giorgio Cini a Venezia, per la mostra ‘Alighiero Boetti: Minimum/Maximum’ organizzata all’occasaione della Biennale di Venezia 2017.

Art21, Performa e Barbara Kruger



E' stata avviata una collaborazione fra Art21,  Performa e l'artista Barbara Kruger per la realizzazione di un lavoro video-installativo nel Lower East Side di New York City.



CS
While sharing her earliest influences and what led her to become an artist, Kruger explains the origins of her Performa 17 Commission, Untitled (Skate), a site-specific installation at Coleman Skatepark in New York City’s Lower East Side.

“Money talks. Whose values?” says Kruger, quoting some of the panels installed in the skatepark. “These are just ideas in the air and questions that we ask sometimes—and questions that we don’t ask but should ask."
To see the debut film, please click here!





About the Performa Commission:
Barbara Kruger has been employing media effects and strategies to create her own political and social messages around consumerism, mass media, and feminism on billboards, buses, newspapers, buildings, and parks for the past four decades. Her instantly recognizable—and frequently appropriated—visual style of delivering highly charged, terse phrases in white Futura Bold font over red blocks has radiated its influence on other visual artists, graphic design, mass media, and high fashion streetwear.


For the Performa 17 Biennial, Kruger broadcasted messages engaging issues of and ideas about power, desire, adoration, contempt, and capital all over New York City: on a billboard in Chelsea, on MetroCards distributed across four subway stations, on a yellow school bus, in a storefront shop in SoHo, and in one of New York’s most popular skate park underneath the Manhattan Bridge.

LA all day free





E’ alla 13 edizione il Museums Free-for-All Day che si svolge a Los Angeles, coordinata da Socal Museum, e che coinvolge praticamente tutti i musei della città e dei dintorni. Per cui se vi trovate nei paraggi il prossimo 28 Gennaio programmate una giro in uno dei tanti stupendi spazi culturali della città, ecco l’elenco:


Annenberg Space for Photography
Autry Museum of the American West
The Broad
California African American Museum
California Science Center
Columbia Memorial Space Center
Craft & Folk Art Museum
Descanso Gardens
Forest Lawn Museum
Fowler Museum at UCLA
Getty Center
Getty Villa
GRAMMY Museum
Hammer Museum
Institute of Contemporary Art, Los Angeles
Japanese American National Museum
Kidspace Children’s Museum
La Brea Tar Pits and Museum
LA Plaza de Cultura y Artes
Los Angeles County Museum of Art (LACMA)
The Museum of Contemporary Art, Los Angeles (MOCA)
Museum of Latin American Art (MOLAA)
Museum of Tolerance
Natural History Museum of Los Angeles County
Orange County Museum of Art
The Paley Center for Media
Palm Springs Art Museum
Pasadena Museum of California Art
Petersen Automotive Museum
Pomona College Museum of Art
Riverside Art Museum
Santa Barbara Museum of Art
Skirball Cultural Center
Sunnylands Center & Gardens (Excludes tours of the historic house and grounds)
University Art Museum, CSU Long Beach
USC Fisher Museum (offering free admission on Saturday, January 27, instead of Sunday, January 28)

Zimmer Children’s Museum

25/01/18

Affordable Art Fair




Presso il Superstudio Più di Via Tortona a Milano dal 26 al 28 Gennaio si svolgerà l’ottava edizione dell’Affordable Art Fair con le sue proposte galleristiche a prezzi particolarmente accattivanti.

Questo fiera inglese che da diversi anni si è espansa in tutto il mondo con una programmazione agile e fresca, rivolta ad una larga fascia di pubblico che cerca opere artistiche senza troppe fregature speculative.

Quest’anno saranno ben 85 le gallerie che partecipano, molte quelle internazionali, con una bella offerta di opere sotto i 6.000 euro.



24/01/18

Prossimamente OGR




Il 2018 sarà un'altro ricco anno all'insegna della cultura alle OGR, con tantissime proposte sia artistiche che musicali, un bel programma che vi presentiamo in questa anticipazione



Tino Sehgal, Susan Hiller, Rokni Haerizadeh e Mike Nelson
presentano negli spazi ex-industriali delle Officine Grandi Riparazioni
nuove produzioni e progetti site-specific

  
Dopo William Kentridge, Patrick Tuttofuoco, Arturo Herrera e la mostra Come una Falena alla Fiamma, nel 2018 prosegue la carrellata di protagonisti della scena dell’arte contemporanea internazionale chiamati a esporre alle OGR. Sotto la Direzione Artistica di Nicola Ricciardi, i suggestivi spazi delle Officine Grandi Riparazioni tornano ad accogliere e a dialogare con i linguaggi più avanzati e sperimentali di oggi grazie a quattro nomi d’eccezione – Tino Sehgal, Susan Hiller, Mike Nelson e il più giovane Rokni Haerizadeh, vincitore della prima edizione dell’OGR Award durante Artissima 2017 – che presenteranno all’interno del Binario 1 importanti mostre personali, incentrate su nuove produzioni e progetti site-specific appositamente concepiti.


TINO SEHGAL
a cura di Luca Cerizza
2 febbraio – 17 marzo

Il 2 febbraio inaugura il programma Arti Visive del 2018 Tino Sehgal, con un progetto a cura di Luca Cerizza: l’artista anglo-tedesco conosciuto in tutto il mondo per le sue elaborate azioni collettive che sfidano le tradizionali relazioni tra arte e spettatore, già Leone d’Oro alla Biennale di Venezia 2013, torna per la prima volta in Italia con un progetto personale da lui appositamente pensato per il Binario 1 delle OGR dopo aver realizzato la mostra nel 2008 con la Fondazione Nicola Trussardi e aver rappresentato la Germania alla Biennale di Venezia del 2005. Per gli ampi spazi delle OGR Sehgal ha ideato una complessa coreografia che vede la partecipazione di più di cinquanta interpreti, pensata come un unico grande movimento in continua mutazione durante il corso della settimana. Da quello che Sehgal definisce come uno “sciame” di corpi, da una coreografia che presenta movimenti pensati appositamente per questa occasione, hanno origine, infatti, una serie di specifiche “situazioni”. In questa presentazione le singole opere dell’artista – considerate come entità discrete che possono essere separate tra di loro e dal processo della loro produzione – diventano scene o momenti, elementi che prendono forma temporaneamente in un gioco d’incontri che risponde a circostanze specifiche: il numero degli spettatori, il loro modo di interagire o il periodo del giorno in cui questi incontri avvengono.

Negli spazi un tempo dedicati alla produzione “pesante”, espressione della prima rivoluzione industriale, il lavoro di Sehgal suggerisce nuove forme di produzione “leggera” basate sulla sola trasformazione dei comportamenti e non dei materiali. Attraverso queste “situazioni”, Sehgal attiva una serie d’incontri e relazioni destinate a formare nuove comunità temporanee che riflettono quella che attraversa gli spazi dell’OGR. Così facendo Sehgal ambisce a superare i modi di “separazione” su cui è basata la moderna nozione di opera d’arte e sul quale si fonda lo stesso pensiero occidentale: modalità di separazione che prendono corpo nel concetto stesso di individuo e sono nutrite nell’idea moderna dell’autonomia dell’opera d’arte.


SUSAN HILLER
a cura di Barbara Casavecchia
29 marzo – 24 giugno

Social Facts – Fatti Sociali - è il titolo che Susan Hiller ha scelto per la sua mostra alle OGR, partendo da un’espressione che l’artista solitamente usa per descrivere l’oggetto del proprio lavoro.
Dopo gli esordi come antropologa, gli studi nel campo di fotografia e archeologia, l’ingresso nel mondo dell’arte concettuale britannica all’inizio degli anni Settanta e l’adesione al movimento femminista, Hiller da decenni dedica la propria attenzione a ciò che viene considerato “altro” e quindi relegato ai margini della cultura mainstream, studiando il confine tra ordinario e straordinario, credibile e incredibile, razionale e non, naturale e soprannaturale, senza mai tracciarlo. Con le proprie opere (installazioni, video, opere sonore, fotografie, sculture, progetti interattivi online, performance), Hiller si è occupata di sogni, immaginari collettivi, spiritualità, telepatia, scrittura automatica, enciclopedie, artisti sconosciuti, eroi del quotidiano, manifestazioni ‘non identificate’, memoria, fantasmi, enciclopedie popolari, fantascienza, canzoni di protesta, levitazioni e Photoshop, analizzando come la tecnologia influenzi la nostra percezione del mondo e quanto Internet sia oggi un gigantesco serbatoio globale di racconti, storie e confessioni.

Alle OGR, propone un percorso immersivo e spettacolare incentrato su una videoproiezione inedita dal titolo Illuminations (2018), cui ha contribuito, con la propria voce, un gruppo di volontari torinesi. Il pubblico è invitato ad ascoltare racconti di esperienze inspiegabili, a misurarsi con la fiction e la moltiplicazione delle immagini e a orientarsi in base alle proprie convinzioni, ricalcando una condizione permanente della contemporaneità ora che le news possono essere ‘fake’, i fatti ‘alternativi’ e la comunicazione viaggiare attraverso le bolle individuali dei social media.


ROKNI HAERIZADEH
a cura di Abaseh Mirvali
estate

Vincitore del premio OGR ad Artissima 2017, Rokni Haerizadeh, con Ramin Haerizadeh e Hesam Rahmanian – artista iraniano di base a Dubai – realizzerà un progetto ad hoc per gli spazi di OGR partendo proprio dalla serie di disegni acquistati in occasione della fiera. Nei suoi disegni e video, Haerizadeh isola fotogrammi e immagini in movimento tratte dai notiziari e li trasforma, con gesti pittorici espressivi, in scene di fantasia e umorismo tra il grottesco e il macabro. Il suo interesse si concentra su reportage di rivoluzione e protesta violenta che catturano immagini di repressione sociale e brutalità di Stato, che l’artista trasforma in complesse allegorie dell’universalità della violenza. L’intervento in programma alle OGR darà forma tridimensionale all’immaginario di Haerizadeh, legando il suo lavoro pittorico alle ricerche legate alla performance e alle installazioni ambientali. Haerizadeh spinge infatti i confini della pittura trasformando le notizie in vivide, mitologiche visioni: un universo fantastico capace di coinvolgere e turbare lo spettatore, risvegliandolo dall’insensibilità alla quale lo ha abituato il bombardamento di immagini trasmesse dai media.


MIKE NELSON
a cura di Samuele Piazza
autunno

In concomitanza con l’inaugurazione di Artissima 2018 le OGR ospitano una grande mostra personale dell’artista britannico Mike Nelson che per l’occasione trasformerà il Binario 1 in uno spazio “altro”. Nelson nel corso della sua carriera ha infatti dato vita a imponenti installazioni ambientali mirate precisamente a sovvertire il senso del luogo dello spettatore – la più celebre delle quali è forse quella realizzate per il Padiglione della Gran Bretagna alla Biennale di Venezia nel 2011. In quell’occasione l’artista mise insieme pezzi di spazi ricostruiti per creare un complesso labirinto-collage che trasportava metaforicamente il visitatore dalla città lagunare a un palazzo storico e decadente della città di Istanbul. Più recentemente, a Montecarlo, ha invece ridipinto interamente di blu oltremare i corridoi, le scale, le stanze – e tutto quello che potevano contenere – di un palazzo di sette piani che ospita i locali di una banca svizzera attualmente in ristrutturazione.



 




OGR IS MUSIC
ALLE OGR LA MUSICA SI CONTAMINA CON ALTRI LINGUAGGI

Arrivano i New Order assieme a Liam Gillick,
proseguono le Piano Lessons con Mehldau, Tiersen e Nyman,
debutta la nuova rassegna Avantgarde Portrait,
e poi Cosmo, gli appuntamenti OGR Soundsystem
e altro ancora

Dopo un 2017 entusiasmante dal punto di vista musicale, nel 2018 OGR rilancia con un programma d’eccezione che coniuga musica e innovazione. Un palinsesto di ampio respiro che ha come obiettivo quello di coniugare diversi linguaggi – dalle arti performative alle arti visive – e proporre al pubblico tendenze che spaziano trasversalmente dal clubbing alla musica classica e sinfonica, passando per il cantautorato emergente e le sperimentazioni avanguardistiche.

Per farlo il Direttore Artistico Nicola Ricciardi ha attivato una rete di collaborazioni con realtà nazionali e internazionali di primo piano con cui ha instaurato un dialogo: il prestigioso MIF – Manchester International Festival per il concerto dei New Order + Liam Gillick (5 maggio), Club To Club per il festival di musica avantpop che caratterizza la settimana dell’arte contemporanea e OGR soundsystem, rassegna dedicata al clubbing con cadenza mensile a partire da febbraio, il festival TODays per Cosmo (30 marzo), Fabrizio Gargarone per Piano Lessons con Brad Mehldau (16 febbraio), Yann Tiersen (9 marzo), Michael Nyman (14 aprile) e la nuova rassegna Avantgarde Portrait: New York City con Blonde Redhead (17 febbraio), John Cale (3 marzo) e Arto Lindsday (17 marzo), Artissima per Artissima sound e la Città di Torino per il Torino Jazz Festival (dal 26 al 30 aprile) diretto da Giorgio Li Calzi.

Gli appuntamenti si svolgono tutti nella Sala Fucine delle Officine Nord.


PIANO LESSONS
Bred Mehldau > 16 febbraio
Yiann Tiersen > 9 marzo
Michael Nyman > 14 aprile

La rassegna Piano Lessons porta alle OGR quattro maestri per altrettanti appuntamenti che conducono il pubblico alla scoperta del mondo dei tasti bianchi e neri: l’even eight del visionario Bred Mehldau, il tocco di Yiann Tiersen e l’originale minimalismo musicale di Michael Nyman. La proposta artistica Piano Lessons si è aperta lo scorso dicembre con l’esibizione ricca di pathos del Maestro Ezio Bosso.

AVANTGARDE PORTRAIT: NEW YORK CITY
Blonde Redhead > 17 febbraio
John Cale > 3 marzo
Arto Lindsday > 17 marzo

Nel 2018 continuano le grandi rassegne musicali di OGR con un programma creato ad hoc e volto a esplorare le avanguardie artistiche novecentesche e la loro relazione con lo spazio urbano in diverse città del mondo. Prima tappa di questo itinerario sarà New York. Mescolando stili, registri e media differenti – dal cinema di Jim Jarmush alle sonorità dei Velvet Underground – lo spettatore affronterà un viaggio che collegherà, metaforicamente e non, la factory di Andy Warhol con le Officine Grandi Riparazioni di Torino. La rassegna si compone di tre appuntamenti esclusivi realizzati per OGR da Blonde Redhead, John Cale e Arto Lisndsay. Le loro storie musicali e personali si sono più volte incrociate nel corso degli ultimi anni tanto che la rassegna è, dal punto di vista artistico, quasi una foto di famiglia, ambientata ovviamente nella New York dell’avanguardia. In quest’ottica, ogni appuntamento musicale sarà accompagnato da un lavoro on-site da parte del pittore torinese Daniele Galliano, che ritrarrà dal vivo gli artisti e le loro performance, rinforzando ancora una volta la missione delle OGR di avvicinare e mescolare la grande musica con i linguaggi delle arti visive.


COSMO / COSMOTRONIC
30 marzo

Marco Jacopo Bianchi, in arte Cosmo, si è affermato nell’estate del 2016 grazie al singolo L’ultima festa, brano che ha dominato le classifiche airplay delle radio italiane fino a ottenere il Disco d’oro. Dopo un tour di più di 88 date, una vera e propria marcia trionfale scandita a colpi di sold out, ha vissuto da protagonista anche buona parte del 2017, grazie al successivo singolo Sei La Mia città. Il 30 marzo, grazie alla collaborazione con TODays, Cosmotronic – nuovo album uscito a gennaio 2018 – viene presentato alle OGR all’interno di un tour di otto date speciali che porterà Cosmo a esibirsi nei più importanti live club italiani: tra questi, le OGR. Quello presentato sarà un party itinerante arricchito dalla presenza di dj special guest che si esibiranno nelle varie date, dando vita a una vera e propria festa che proseguirà fino a notte fonda.


TORINO JAZZ FESTIVAL
Dal 26 al 30 aprile

Rinnovato nel format, torna l’appuntamento che da sempre omaggia il jazz in tutte le sue multiformi possibilità espressive, curando un cartellone che parte dagli artisti di ricerca e dalle eccellenze del territorio per arrivare ai grandi nomi internazionali. Il nuovo tandem artistico, composto da due noti musicisti e organizzatori culturali, il direttore artistico Giorgio Li Calzi coadiuvato da Diego Borotti, promette un festival che mira a soddisfare tutti i tipi di pubblico, da chi ama la sperimentazione a quelli che prediligono il jazz dei grandi maestri. OGR sarà il palco principale e location dei doppi concerti serali, ai quali è possibile assistere con un unico biglietto.


NEW ORDER + LIAM GILLICK
In collaborazione con MIF – Manchester International Festival
5 maggio

New Order si esibiranno per uno show speciale, creato in collaborazione con il visual artist Liam Gillick, che in precedenza ha presentato delle personali a Tate Britain e MoMA a New York e che ha co-curato Like a moth to a flame, mostra inaugurale di OGR, e il compositore e arrangiatore Joe Duddell.  Per New Order + Liam Gillick: So it goes.., il gruppo ha decostruito, ripensato e ricostruito un gran numero di materiale proveniente da tutta la loro carriera: familiare e oscuro, vecchio e nuovo. Per l’esecuzione live, saranno accompagnati da un ensemble di 12 synthesizer. Ispirato dalla reinvenzione del catalogo della band, Gillick trasformerà OGR in un ambiente immersivo, creando un palco in grado di reagire dinamicamente alla musica. I New Order sono nati dalle ceneri dei Joy Division e sono uno dei più importanti e influenti gruppi degli ultimi 30 anni. Lo show è un progetto commissionato da Manchester International Festival, OGR Torino e Wiener Festwochen.


CLUB TO CLUB
Durante Artissima, edizione 2018

La collaborazione con Club To Club nel 2017 ha reso possibile il coinvolgimento di alcuni dei nomi più interessanti della scena musicale italiana e internazionale, che sono stati invitati a esibirsi sul palco delle OGR durante la settimana dell’arte torinese. Sono stati privilegiati progetti che puntassero sulla contaminazione tra le arti visive e quelle performative, come la collaborazione tra Powell e il fotografo Wolfgang Tillmans, il progetto Harmony of Difference del jazzista Kamasi Washington, già protagonista al Whitney Museum di New York, e gli 8 live concerts consecutivi dei Kraftwerk, che hanno portato per la prima volta in Italia il loro spettacolo in 3D precedentemente presentato al MoMA di New York e alla Tate Modern di Londra. Anche nel 2018 prosegue la collaborazione tra OGR e il festival di musica Avant-Pop per la sua prossima edizione, sempre seguendo lo stesso indirizzo e le stesse ambizioni.


OGR Soundsystem
Un sabato al mese per tutto il 2018

Traendo ispirazione dal Warm Up del MoMA PS1 di New York — uno dei più longevi programmi musicali sviluppati all'interno di un museo, che ha visto in più di 20 anni di vita alternarsi oltre 750 performer, tra artisti pop, musicisti sperimentali e DJs — le OGR stanno sviluppando per il 2018 una propria rassegna a cadenza mensile.
A partire da febbraio, per un sabato al mese, il palco della Sala Fucine si trasformerà in una piattaforma per sperimentazioni audiovisive, collaborazioni uniche e nuove produzioni a firma di artisti emergenti e protagonisti della scena elettronica e avantpop – locale, nazionale e internazionale.


ARTISSIMA SOUND
Durante Artissima
Edizione 2018

Nell’autunno 2018 Artissima e OGR uniranno nuovamente le proprie forze inaugurando una nuova sezione della fiera, ARTISSIMA SOUND. A conferma della sua natura sperimentale, e in sinergia con le ricerche trasversali dedicate alla musica, alla performance e all’arte di OGR, la fiera intende con ARTISSIMA SOUND presentare 20 progetti monografici dedicati alle indagini sonore nel campo del contemporaneo presentati da altrettante gallerie presenti nell’edizione 2018 della fiera selezionate da un team internazionale di curatori. Nei recenti sviluppi dell’arte contemporanea il suono è diventato protagonista di numerosi esperimenti capaci di scardinare le logiche dell’arte visiva innescando emozioni empatiche e sorprendenti reazioni emotive. Il suono viene usato per trasformare lo spazio e la sua percezione per riattivare emozioni e ricordi, per liberare l’immaginazione del pubblico, ponendosi come fulcro delle ricerche non solo di artisti ma di architetti, performer e figure trasversali tra arte e musica e per la sua capacità di svelare la realtà al di fuori di una prospettiva visiva.


 



 OGR IS MORE:
UN PROGRAMMA CHE VA OLTRE L’ARTE A LA MUSICA


Da Learn & Play! TeamLab Future Park al Public Program a cura Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, da Reverse Angle a Playstorm, da The Newsroom al Transnatural shop.


  
OGR guarda anche oltre l’arte e la musica e mira ad allargare il proprio raggio d’azione, alla ricerca di nuovi significati della parola innovazione, declinata in ambiti e discipline sempre nuovi, grazie alla collaborazione di partner nazionali e internazionali.  
Primo tra tutti il progetto Learn & Play! di TeamLab Future Park, primo spazio permanente del collettivo di sviluppatori giapponesi apprezzato al Padiglione Giappone di Expo2015 (dal 3 marzo); a seguire gli oltre 40 incontri del Public Program curato dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, ideatrice anche di OGR YOU, composto da incontri, lecture performance e seminari dedicati alla fascia Young Adults (entrambi a partire da febbraio). La parte dedicata alla settima arte è rappresentata da Davide Ferrario con Reverse Angle, regista che porta alle OGR una visione del territorio inedita, realizzata con il coinvolgimento di un gruppo di richiedenti asilo e orientata all’inclusività. Al confine tra teatro e danza si colloca la video installazione Inside di Dimitris Papaioannou (settembre 2018) mentre la scrittura teatrale contemporanea sarà protagonista di Playstorm, realizzato in collaborazione con il TST – Teatro Stabile Torino (da aprile a settembre).


LEARN & PLAY! TeamLab Future Park
A cura di TeamLab Future Park
Binario 3, dal 3 marzo 2018 fino 2021

Le OGR ospitano il primo spazio permanente in Europa dedicato a TeamLab, il collettivo di sviluppatori giapponesi che da sedici anni porta avanti una ricerca che integra arte e tecnologia e che il grande pubblico ha conosciuto per lo straordinario successo delle loro installazioni al Padiglione Giappone a Expo2015, tanto da scegliere di affrontare lunghissime attese pur di accedere. Attraverso ambienti immersivi e proiezioni interattive e sensibili al movimento e al tocco, TeamLab trasforma i visitatori in creatori di scenari e storie soggette a continui cambiamenti, in modo che sia impossibile il ripetersi di una stessa composizione visiva. Alle OGR in particolare, per la prima volta in Italia, vede la luce il loro progetto Future Park: un insieme di installazioni e postazioni che avvicinano i bambini all’interazione creativa con l’opera e fa capire meglio anche agli adulti l’approccio richiesto dagli artisti alla lettura dei loro lavori. L’ambiente, che vedrà la compresenza di diverse esperienze ludico-artistiche, muterà forma e soggetto nel tempo, occupando per almeno tre anni il Binario 3 delle Officine Nord, a loro dedicato.


REVERSE ANGLE
A cura di Davide Ferrario
Binario 2, primavera 2018

Il progetto Reverse angle di Davide Ferrario porta una visione del territorio inedita, collegando la città di Torino e i suoi dintorni a più ampie dinamiche socio economiche.
Il racconto del regista parte dalle riprese effettuate da un gruppo di richiedenti asilo, residenti a Pecetto Torinese, a cui sono stati forniti degli smartphone e ai quali è stato chiesto di raccontare la propria vita in Italia tramite video realizzati avvalendosi del telefono cellulare.
Tramutati in un’installazione video, i materiali realizzati rappresentano il punto di vista dei protagonisti sulla quotidianità della vita di provincia e sono montati e riletti in modo da mostrare il mondo che ci circonda a partire da una prospettiva solitamente invisibile. Il progetto rappresenta una delle tante iniziative pensate da OGR con l’intento di porre l’accento sul tema dell’inclusività.


PUBLIC PROGRAM
A cura di Ilaria Menolascina - Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT
Da febbraio a dicembre 2018

La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT propone più di 40 eventi gratuiti che, da febbraio a dicembre, mirano a stimolare l’incontro tra il pubblico e l’arte contemporanea, la musica, il teatro, la tecnologia e la letteratura. Tra gli ospiti sono previsti, citando alcuni esempi, Tino Sehgal, presente in quanto protagoniste del programma OGR, lo psicoanalista Massimo Recalcati e gli esperti di videoclip Canada Collective, grazie a una serie di collaborazioni virtuose attivate con vari partner del territorio.


OGR YOU
A cura di Barbara Casavecchia, critica e curatrice indipendente, in collaborazione con Sergey Kantsedal, per la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT
Da febbraio a dicembre 2018

Dedicato alla fascia Young Adults, segmento di pubblico tra i meno presenti nella programmazione culturale delle istituzioni italiane, OGR YOU si sviluppa intorno a due i filoni di attività: un ciclo di dieci incontri, lecture e performance con artisti contemporanei italiani e internazionali, e una serie di seminari a porte chiuse rivolti a un gruppo di 15 ragazzi e ragazze di età compresa tra i 18 e i 20 anni. I partecipanti saranno selezionati tramite un bando pubblico rivolto a giovani amanti della scrittura, creativi, blogger, youtuber, videomaker, instagrammer, appassionati di musica, nuove tecnologie, arti visive e performative, che vogliano raccontarsi e raccontare la vita all’interno delle OGR.


PLAYSTORM
A cura del TST - Teatro Stabile Torino
Duomo, da aprile a settembre

Playstorm è un progetto dedicato alla scrittura teatrale contemporanea. Un ecosistema per lavorare su nuovi testi, mettendo insieme autori, attori, registi, artisti visivi: si tratta di una vera e propria officina teatrale aperta anche al pubblico – dalla prima scrittura alla messa in scena – focalizzata sul processo e sulla ricerca, più che sul prodotto, e condotta da Fausto Paravidino, drammaturgo residente dello Stabile, attore e regista pluripremiato, che ha visto i suoi testi rappresentati alla Comédie-Française di Parigi, al Royal Court Theatre e al National Theatre di Londra, al Dramaten di Stoccolma e nei maggiori teatri italiani e tedeschi.


INSIDE
A cura di Dimitris Papaioannou
Settembre

Una semplice serie di movimenti quotidiani ripetuti da trenta diversi attori, per sei ore consecutive, costituiscono la video installazione Inside di Dimitris Papaioannou, che presenterà in contemporanea per Torinodanza festival 2018 il pluripremiato The Great Tamer. Inside è una vera e propria meditazione visiva in cui la carica emotiva che si crea quando avvertiamo la somiglianza di tutti gli esseri umani si unisce a una riflessione sulla forma stessa dell’opera d’arte, dove un singolo motivo può diventare una sorta di narrativa latente attraverso la sua ripetizione e moltiplicazione.
Noto al grande pubblico per aver curato la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Atene nel 2004, Dimitris Papaioannou proviene dalla pratica pittorica. Grazie alla collaborazione con Bob Wilson si afferma sulle scene internazionali come coreografo, ponendosi al crocevia tra danza, teatro ed arti visive: i suoi spettacoli compongono quadri visionari e rievocazioni emotive che trasportano gli spettatori in un’esperienza sensoriale. Premio Speciale al 16° Premio Europa per il Teatro, a maggio 2018 sarà il primo coreografo chiamato a realizzare un nuovo pezzo per la Compagnia Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch.



THE NEWSROOM
A cura di Studio Azzurro per La Stampa
Binario 2, dal 16 febbraio.

Si tratta di un progetto de La Stampa selezionato da Google nell’ambito del secondo round del fondo europeo Digital News Initiative (DNI), creato per sostenere lo sviluppo di nuove forme di giornalismo. Partner creativo del progetto è il collettivo artistico Studio Azzurro, vincitore di numerosi riconoscimenti internazionali. The NewsRoom è uno spazio fisico in cui i lettori potranno esplorare il mondo del giornalismo ma allo stesso tempo è una mostra, uno show digitale, un'installazione di arte contemporanea.
Informarsi diventa un momento coinvolgente, un'esperienza individuale multisensoriale che si può vivere e codificare come atto collettivo in un luogo specifico e reale. I servizi giornalistici proposti verranno letteralmente “messi in scena" nello spazio e saranno realizzati con accuratezza – marchio di fabbrica de La Stampa – e proposti con la capacità poetica e di generare sorpresa che è la cifra distintiva di Studio Azzurro. La Stampa propone tre temi fortemente rappresentativi della nostra società, storia e cultura: l’intelligenza artificiale, l’opera lirica e i migranti. Ciascuno di essi diventerà un percorso da esplorare e approfondire, muovendosi nello spazio di The NewsRoom guidati da parole chiave scelte dagli stessi visitatori in un viaggio, ogni volta differente, dentro la notizia.